I ritratti tecnologici di Nick Gentry affrontano l'artificialità delle identità online: colossale
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I ritratti tecnologici di Nick Gentry affrontano l'artificialità delle identità online: colossale

Jan 01, 2024

“Mask 1” (2023), utilizzava cassette VHS, vernice spray e pittura a olio su legno, 20,5 x 29,5 pollici. Tutte le immagini © Nick Gentry, per gentile concessione della Robert Fontaine Gallery, condivise con autorizzazione

In Skin Deep, Nick Gentry sonda il “divario tra i personaggi reali e quelli online”. Lavorando su fondali dipinti con tecnologie obsolete come floppy disk e nastri VHS, l'artista solleva domande che sono unicamente contemporanee, chiedendo informazioni sulla performance e la presentazione su Internet, standard di bellezza sempre più artificiali e l'instabilità della memoria nel tempo.

Diversamente dai suoi primi ritratti che erano più fedeli alla somiglianza del soggetto, il nuovo corpus di lavori di Gentry è profondamente influenzato dal virtuale. Dipinge spesso le sue figure in scala di grigi, lasciandole prive di caratteristiche distintive, e utilizza le bobine di plastica del nastro per evidenziare i loro occhi. Questa fusione tra uomo e macchina suscita il sentimento freddo e distaccato associato a un cyborg ed enfatizza la natura sintetica e mascherata delle identità online. Data l’irrilevanza di una tecnologia un tempo innovativa, i ritratti parlano anche degli inevitabili cambiamenti di importanza e del modo in cui le informazioni vengono archiviate, condivise e ricordate.

Skin Deep è in mostra fino al 30 settembre alla Robert Fontaine Gallery di Miami Beach. Puoi trovare altro da Gentry sul suo sito e su Instagram.

“Replicant 3” (2023), utilizzava cassette VHS, vernice spray e pittura a olio su legno, 20,5 x 29,5 pollici

“Viewing Figures” (2022), utilizzava cassette VHS e pittura su legno, 25 x 37 pollici

“Skin Deep” (2023), utilizzava cassette VHS, vernice spray e pittura a olio su legno, 45 x 45 pollici

“Analogue Montage Number 1” (2023), utilizzava cassette VHS, vernice spray e pittura a olio su legno, 32,25 x 37 pollici

A sinistra: “The Fool” (2023), utilizzava cassette VHS, vernice spray e pittura a olio su legno, 10 x 9 pollici. A destra: “Populous” (2023), dischi di computer usati e pittura a olio su legno, 37 x 28 pollici

“Binary” (2021), utilizza floppy disk e pittura su legno, 19 x 32 pollici

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