Nel discorso del New Hampshire, Bernie Sanders cerca di dare a Biden credenziali “progressiste”, paragonandolo a FDR
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Nel discorso del New Hampshire, Bernie Sanders cerca di dare a Biden credenziali “progressiste”, paragonandolo a FDR

Jul 02, 2023

In un discorso tenuto sabato a un forum del New Hampshire, tappa tradizionale per i candidati presidenziali che si preparano alle elezioni primarie dello stato, il senatore Bernie Sanders è apparso come un sostenitore del presidente Joe Biden, lodando i “risultati” dell’amministrazione Biden e persino confrontando il suo lavoro al New Deal di Franklin Delano Roosevelt, il culmine del riformismo capitalista negli Stati Uniti.

Il discorso, pronunciato al St. Anselm College di Goffstown, nel New Hampshire, è stato grossolanamente fuorviante nel dipingere le politiche interne di Biden in colori rosei. Sanders ha elogiato l’American Rescue Plan, l’enorme aiuto iniziale alle multinazionali americane mascherato da misura anti-COVID, la legislazione sulle infrastrutture, un aiuto anche al settore edile, e l’Inflation Reduction Act, in particolare la sua spesa sul cambiamento climatico, anch’essa consistente in dispense alle aziende di “energia verde”.

Forse la cosa più rivelatrice è stato il silenzio totale di Sanders sulla politica estera della Casa Bianca, soprattutto sulla sua guerra per procura in Ucraina contro la Russia e sul suo rapido rafforzamento militare nella regione Asia-Pacifico in preparazione alla guerra con la Cina. Si è trattato di un deliberato insabbiamento del ruolo guida dell’amministrazione Biden in una sconsiderata politica militaristica che minaccia l’umanità con lo spettro della Terza Guerra Mondiale.

Anche escludendo il pericolo di un Armageddon nucleare, come ha affermato lo stesso Biden, la spinta alla guerra rende impossibile perseguire un’agenda riformista in patria.

Fu l’ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale a porre fine agli esperimenti riformisti di Roosevelt in materia di politica sociale, così come furono le ingenti spese per la guerra in Vietnam a porre fine alla “Guerra alla povertà” di Lyndon Johnson negli anni ’60. Ora il mantenimento di una gigantesca macchina militare statunitense, che costa più di mille miliardi di dollari all’anno, combinato con l’erosione del dominio globale dell’economia statunitense, rende assolutamente impossibile qualsiasi cosa paragonabile anche alle limitate misure di Roosevelt e Johnson.

Ciò è già evidente nel carattere minimale delle misure varate sotto Biden, che Sanders ha presentato come la seconda venuta del New Deal. Laddove Roosevelt istituì il sistema di previdenza sociale, che è diventato il programma fondamentale di sostegno al reddito per anziani e disabili, e Johnson istituì Medicare e Medicaid, che forniscono copertura sanitaria a quasi la metà della popolazione statunitense, Biden si dimostrò incapace di promuovere anche miglioramenti incrementali. in entrambi i programmi, per non parlare di attuare nuovi programmi come l’assistenza universale all’infanzia e l’istruzione pre-scuola materna, che aveva promesso nella sua campagna.

Al contrario, Biden è passato a una politica di austerità, come evidenziato dalla legislazione bipartisan sul limite del debito di quest’anno, che prevede tagli alla spesa interna per 1,5 trilioni di dollari.

C'era una stridente contraddizione nel discorso di Sanders che chiedeva la rielezione di Biden. Da un lato, ha presentato i risultati dell’amministrazione Biden come un massiccio esercizio di riforma progressista. D’altro canto, ha invitato il Partito Democratico a rompere con la sua “ala aziendale” e a lanciare un’offensiva contro le grandi imprese.

Questo appello ignora un fatto politico molto ovvio e ben consolidato: Biden stesso è la personificazione degli elementi più apertamente filo-corporativi del Partito Democratico, un partito che, nella sua interezza, è controllato dalla classe capitalista. Ha rappresentato il Delaware, la sede aziendale preferita per la sua struttura fiscale e normativa favorevole, per 36 anni al Senato. Era senza dubbio il candidato più di destra tra gli aspiranti democratici alle presidenziali del 2008, e sicuramente il più di destra tra i principali candidati alla nomina nel 2020, quando Sanders era il suo principale rivale.

In effetti, Sanders fa appello a Biden affinché rompa con se stesso e spaccia l’illusione tra i suoi sostenitori che una simile contorsione politica sia possibile.

Ha dichiarato:

I democratici, una volta per tutte, devono respingere l’ala corporativa del partito e dare potere a coloro che sono pronti a creare un partito della classe operaia di base, multirazziale e multigenerazionale in ogni stato di questo paese. I democratici, attraverso le parole e i fatti, devono chiarire che stanno dalla parte della classe operaia in difficoltà, della classe media in via di estinzione e di milioni di americani a basso reddito che a malapena sopravvivono.